Livigno, incastonato tra l'Engadina e l'alta Valtellina, è un'incantevole valle che si allunga per 12 km. Tra due catene di monti che discendono dolcemente dai 3000 m. ai 1800m. del paese, costituito da una serie ininterrotta di abitazioni in legno e sassi. Con la vicina e graziosa frazione di Trepalle, l'abitato permanente più alto d'Europa, Livigno è una della più importanti e attrezzate stazioni turistiche delle Alpi che, con più di cento accoglienti alberghi, offre al visitatore stupende vacanze a contatto con la natura e con la tradizione alpina per tutto l'arco dell'anno.
Cenni storici
L'origine etimologica più verosimile e probabile è la corruzione del termine "lavina" (ladino: "lavina"; bormino: "leina"; antico tedesco: "Lobine") che corrisponde a "valanga di neve".
Considerando il fatto che la vallata di Livigno rimaneva e rimane per moltissimi mesi sommersa da uno spesso strato di neve, possiamo facilmente avvalorare la tesi dell'origine del nome di Livigno dall'antico "lavina".
Origine dell'insediamento umano:
Quando e con quali modalità sia avvenuto l'insediamento umano nella valle di Livigno è soggetto di molte discussioni da parte degli storici. La maggior parte di loro propende per la tesi secondo cui i primi esseri umani insediatesi nella zona alpina fossero Liguri oppure Reti. Altri propendono al contrario per la tesi secondo cui i primi abitatori furono di origine etrusca.
Non mancano ipotesi leggendarie come quella che ritiene che il primo insediamento umano nella valle sia dovuto a una popolazione di origine slava che risalendo il corso del Danubio avrebbe raggiunto il suo affluente Inn e quindi il corso del fiume Spöl.
Sviluppo turistico:
Sino agli anni '50 Livigno offriva possibilità di turismo solo estivo, data la chiusura per neve degli accessi durante l'inverno e solo pochi appassionati, soprattutto tedeschi, d'inverno, con le slitte, salivano a Livigno per godere degli ampi campi di neve ancora vergine. Nel 1952, pur con alterne fortune, si inizia ad aprire anche d'inverno la strada per Bormio.
Si costruiscono i primi due skilift nel 1959.
La definitiva consacrazione turistica di Livigno avviene nel 1965 quando la costruzione del tunnel "Munt la Schera", che lo collega alla Svizzera, apre la Valle dello Spöl a nuovi mercati sia estivi che invernali: il Nord Europa, attraverso l'Engadina, ed il Sud e Nord-Est Italia, attraverso il sistema autostradale del Brennero.
Inizia così lo sviluppo turistico di Livigno.
1965: 6 alberghi e 2 skilift.
2002: più di 100 alberghi per 4.800 posti letto ed oltre 900 appartamenti in affittanza settimanale, 32 impianti di risalita, 110 km di piste da discesa, 40 km di piste da fondo.
Le contrade:
Nel 1980, in occasione della prima edizione del "TROFEO DELLE CONTRADE", la caratteristica gara di sci nordico disputata in notturna lungo le vie centrali, il “Gruppo Amatori Fondo” attuò la suddivisione del paese in Contrade. Fino ad allora le contrade erano inesistenti tranne il distinguere il paese nelle frazioni abbinate alle chiese principali di S. MARIA (contrada Spazzon), di S. ROCCO (contrada Trùzz) e S. ANNA (contrada Trepál). Ora invece Livigno vanta ben otto contrade: Centro, Comunin-Pemont, Forcola, Ostaria, Plan da Sora, Saroch, Teola, Trepalle.
Le Chiese:
La costruzione della prima chiesa risale circa al 1300 d.c. ed è quella di SANTA MARIA NASCENTE nella zona nord del paese. Nei secoli seguenti furono costruite le chiese S. Antonio, S. Rocco, S. Anna a Trepalle, Addolorata di Florino, Immacolata di Lourdes alla Tresenda, dell'Addolorata in Val Federia, Beata Vergine del Caravaggio e Immacolata di Viera.
A parte la prima, che fu successivamente consacrata come CHIESA PARROCCHIALE, tutte le altre sono di dimensioni contenute ma ricche di piccoli particolari che le rendono uniche e curiose da visitare.